17 settembre 2023 – La prima passeggiata a Castanea con Le Vie dei Tesori

Ieri, come da programma, è stato attraversato il versante Nord di Castanea e così per il prossimo appuntamento con Le Vie dei Tesori percorreremo la parte mancante. Dal polmone verde, dalla villa posta nel cuore di Castanea ha avuto inizio la passeggiata: la villa Arrigo ex Costarelli, teatro del presepe vivente e sede, con la caratteristica sala, ex scuderia, e la nutrita biblioteca dove prendono forma tutte le attività dell’associazione Giovanna d’Arco.

Con gioia abbiamo accolto i convenuti fra i quali una signora giunta apposta da Catania Fra i tanti messinesi presenti ci ha emozionato la testimonianza diretta e chiara di una visitatrice che ci ha detto: “ero stata con voi alla scorsa edizione del festival e sono stata cosi bene che sono tornata con un’amica..”, e infine, proprio alla fine si è presentato, e stava con noi, il direttore di una rinomata testata giornalistica e la sua considerazione prima di salutarci ha dato un valore aggiunto alla passeggiata: “tutto interessante e condividere con voi questo tempo è stato salubre, rigenerante!”.

La tabella di marcia è stata rispettata: dalla chiesa madre di San Giovanni con un tuffo profondo nelle radici storico artistiche si è attraversata una parte della “sofferta via Maestra”, che fino all’Ottocento divideva, sventrava in due parti l’abitato, una sosta breve fra “ a duccera e u Principino” (antico laboratorio di dolci e l’ultima dimora del Principe di Collereale), per poi entrare dentro un “purticatu” con tanto di cisterna al centro per vedere il cimelio posto sull’architrave di una antichissima abitazione: la croce patente! Sulla strada verso la chiesa del Rosario dall’esterno abbiamo intravisto una delle tre grotte poste nel centro storico di epoca molto antica: un archeologo azzardò l’ipotesi di una probabile tomba sicana. La piazza con la neoromanica Chiesa del SS. Rosario con i suoi preziosi arredi, qui recuperati e reimpiegati dopo il disastro, tele, marmi, sculture con il prestigioso sepolcro del Protopapa Vinci.

Lasciata la piazza principale, in salita, la prima sosta è stata dentro la scoperchiata chiesa della Visitazione, (chiesa che andrebbe “subito e immediatamente attenzionata e “salvata”…si apprestino gli entri preposti: Sovrintendenza….e altri!) che custodisce il pregevole e unico gruppo marmoreo di L. Calamech. Una dettagliata presentazione dell’opera e della presenza dei Calamech a Messina con l’accostamento di una gigantografia che riproduce l’altra importante opera “La Madonna di Piedigrotta” sempre calamecchiana custodita in una casa privata a Castanea.

Vicoli e scale aprivano davanti a noi la costa Calabra per condurci al punto strategico, al poggio dove da sempre vediamo in primavera, quando lo scirocco incalza, drappelli di uomini e donne con binocoli a sostare per intere giornate per osservare gli uccelli che proprio da questa rotta passano per andare al di là del Continente. Qui si è resa viva ai visitatori la flora e la fauna, il paesaggio, la tutela e la salvaguardia delle specie centrando il tutto su un tema che sta da anni a cuore all’associazione, proposto negli anni in diversi eventi: lo birdwatching.  Qui insisteva la vecchia chiesa della Madonna di Loreto, una delle tante Madonne nere, venerate a Castanea e a pochi passi il punto strategico, “a ugghia”, uno dei tre in Italia, sul quale passa l’Elissoide di Bessel.

La visita, quasi all’imbrunire, era quasi al termine: due palazzetti rinascimentali, uno stemma particolare e infine in piazza dove ad attenderci un gazebo con le delizie castanote. I visitatori erano liberi di poter visitare il vicino museo etno-antropologico voluto dal compianto Cav. Domenico Gerbasi.

Grazie, grazie a tutti. All’associazione e al suo presidente Tonino Spanò, agli appassionati volontari Grazia Arena, Mimma Costanzo, Giovanna Oliva e Giovanni Quartarone, alla Società Operaia, alla Parrocchia, al caro Gianmario Mavilia con Cettina Arnao e Daniela Parisi perla disponibilità ad aprire le chiese e infine alla bottega della frutta delle dinamiche e presenti sorelle Biancuzzo e dunque, vi aspettiamo il primo ottobre.