Il presepe

Da oltre venti anni, i giovani dell ‘Associazione turistico culturale ‘Giovanna d’Arco’ allestiscono nell’antichissimo Casale di Castanea delle Furie, un Presepe vivente, dove è possibile percorrere vicoli e ‘vanedde’ di un ‘Villaggio bethlemmiano’. Attraverso la ricostruzione presepiale, senza cadute di stile di tipo ‘folkloristico’ questa manifestazione, contribuisce a tramandare una intensa religiosità popolare assai consolidata nella nostra Isola, quale il culto e la devozione al Bambino Gesù.

Abbiamo scelto questa, una delle tantissime sensazioni che i visitatori provano nel camminare fra vicoli e ‘vanedde’, per parlare di un ‘Villaggio bethlemmiano’ vivente che, da oltre vent’anni, i giovani dell ‘Associazione turistico culturale ‘Giovanna d’Arco’ allestiscono nell’antichissimo Casale di Castanea delle Furie. E non vorremmo peccare di presunzione se affermiamo che il Presepe vivente di Castanea ha uguagliato, se non superato, la fama dell’analoga sacra rappresentazione che dal 1983 si tiene a Custonaci, un piccolo Comune in provincia di Trapani. Il fatto è che tutta la comunità del villaggio messinese partecipa a questa immensa rappresentazione da ‘teatro edificante’ medievale e nessuno recita o mima pateticamente gesti, manualità, saperi antichi di mestieri artigianali, contadini e pastorali. Nessuna finzione, insomma, perché gli ambienti, i tipi umani, gli strumenti di lavoro, le suppellettili e gli arredi che compongono tutti i quadri viventi di questa rappresentazione ‘en plein air’, attingono proprio dal vissuto degli abitanti di Castanea, dai loro segni autentici di una civiltà e di una cultura agro pastorale che un tempo scandiva i giorni del villaggio nella sua ‘storia senza potere’.

“A Notti di Natali”, video vincitore del II° concorso cortometraggi “Natività e dintorni”, Presepe Vivente Castanea 2011-’12, con la seguente motivazione:
“Il corto di Arrigo Matteo è molto dinamico nella prima parte. L’introduzione denota un’abile impostazione. Si rileva un ritmo adeguato di narrazione calzante con il titolo che l’autore ha dato alla sua produzione. Vi è un filo continuo, rigoroso e logico che accompagna tutte le scene. Valida la tecnica di ripresa e di montaggio, buona la qualità dell’audio e ricercata la colonna sonora combaciante in modo peculiare con le scene in movimento. La seconda parte del video è meno incisiva e intraprende la via del racconto giornalistico.”
Video Matteo Arrigo