4 giugno 2023 … insieme a Sinagra.

Alcune foto della bella giornata trascorsa insieme.

 

SINAGRA

SINAGRA “LA PERLA DEI NEBRODI”

Isola nell’isola tripudio di colori. Concerto di melodie, di profumi, si sapori e di saperi.  Un mix, questo, che rende perfetto il polmone verde della sicilia, non un luogo, ma il luogo d’incanto, che attira un turismo alternativo, più ricercato, sicuramente culturale

            Sinagra è un piccolo centro medievale sulle sponde del torrente Naso, dove frammenti di storia millenaria convivono, in un contrasto gradevole, con l’inevitabile modernità. Ricca del verde intenso dei Monti Nebrodi e contornata dallo scrosciare di acque cristalline, per le sue peculiarità naturalistiche Sinagra si è conquistata l’appellativo di “Perla dei Nebrodi”.

             Agli occhi del visitatore Sinagra si presenta come un antico centro urbano, con i suoi caratteristici vicoli medievali, che esaltano un’infinita e inestricabile trama di case, fondendosi in un intreccio di “viuzze” e scalini, con le finestrelle a cuore che hanno dato l’appellativo di “Sinagra paese degli  innamorati” circondato da autentici pezzi di storia tra cui:

Il Castello, situato su un promotorio roccioso, che domina l’intera parte inferiore del paese. Fu abitato da varie famiglie tra cui i Branciforti, i Lancia, gli Afflitti, i Ventimiglia, gli Joppolo. L’ultima abitatrice fu Marianna Joppolo, sposa al duca di Misterbianco. L’edificio a distanza di secoli conserva ancora la Torre con l’orologio, buona parte delle mura perimetrali, e parte di un cortile. Il complesso edilizio viene completato dalla Chiesa di S. Antonio, con ogni probabilità di origine normanna

  • La Chiesa Madre, dedicata a San Michele Arcangelo,  l’edificio Sacro presenta una pianta a croce latina con navata unica incrociata dal transetto; in stile dorico le colonne. La chiesa custodisce gelosamente un prezioso trittico in marmo di Giacomo Gagini, datato 1542, collocato dietro l’altare maggiore. Da ammirare la statua marmorea della Madonna della Natività della scuola del Gagini e la statua lignea di San Leone Vescovo, patrono di Sinagra.
  • La Chiesa del Crocifisso, denominata Chiesa del Convento con l’annessa torre campanaria di età medievale; è un raro esempio di tempio a due navate con colonne in pietra lavorata, che risale al periodo tra la fine del 1400 e l’inizio del 1500. Un importante  crocifisso ligneo forse del 1400 è custodito in un artistico armadio a cassettone, Interessante è anche una tavola del 1600 raffigurante la Madonna e le anime del Purgatorio. Da ammirare la statua marmorea Di Santa Caterina della scuola Gaginiana
  • La Chiesa dell’Addolorata è una piccola struttura ad unica navata della seconda metà del XIX secolo.
  • La Chiesa di Santa Maria è un antico rudere sito in contrada Mezzagosto che sembra appartenere, dagli elementi ancora leggibili, al periodo paleocristiano. Al suo interno è possibile apprezzare un Sarcofago in arenaria, unica ed importante testimonianza dell’arte e della cultura bizantina.
  • La Grotta del Beato Diego è situata sotto il castello, ai piedi della collinetta, dove si apre una piccola grotta naturale; qui si recava per trascorrere la notte il Beato Diego servo fratello dei Carmelitani e nativo di Sinagra.

Di grande pregio storico – architettonico sono gli antichi palazzi di nobili origini, che si affacciano sull’intricato dedalo di vicoli del centro storico, testimonianza di un passato e di un ruolo certamente importante di Sinagra, tra cui:

  • Palazzo ex Salleo Via Umberto

Imponente edificio di  origine seicentesca di proprietà del Barone Salleo, ha visto svolgersi        la vita di una famiglia nobile siciliana, che ha dato proprietari agricoli, intellettuali,       ecclesiastici, patrioti e artist. Il blocco dell’edificio, su tre piani, emerge   dall’aggregato circostante, valorizzando l’intera area.

  • Palazzo ex Salleo  (Cav. Vincenzo Salleo ) Via Roma

L’edificio fu realizzato verso la metà del XIX secolo, dal Cav. Vincenzo Salleo, esponente        di spicco della nobile famiglia, Sindaco di Sinagra, benemerito e stimato per i servizi resi         alla comunità, come risulta anche da una targa apposta sul palazzo.

  • Palazzo Joppolo: la struttura del palazzo, che risalta imponente rispetto all’edilizia circostante, è valorizzata da sobri motivi decorativi in pietra arenaria. Sul portale principale, su via Roma, è indicato l’anno 1900.
  • Palazzo Cusimano via Roma ex Arciprete Joppolo

Adiacente alla Matrice, costituisce uno degli elementi di rilievo che caratterizzano l’assetto       del centro del paese  intorno alla metà dell’ottocento, il portale principale è datato 1941.

  • Palazzo Andronaco via Roma ex Joppolo

Architettura di buone dimensioni è dotato di un portale su cui è indicato l’anno, probabilmente di costruzione 1840.

  • Il monumento ai caduti, opera marmorea, realizzata dallo scultore Giovanni Torres.
  • Il Monumento all’Emigrante realizzato dallo scultore Giuseppe Brancato e dedicato agli emigranti che da Sinagra si sono trasferiti altrove.
  • Biblioteca Comunale – Fondazione Pirrone, Archivio Storico e Pinacoteca

Intitolata a Beniamino Ioppolo, è sede dell’Archivio Storico del Comune e dell’Ufficio Turistico. Presso la biblioteca è possibile consultare documenti molto interessanti, relativi alle vicende del Paese. E’ stata ar recente dal Prof. Gianni Pirrone, già Direttore della Cattedra di Arte dei Giardini della Facoltà di Architettura dell’Università di Palermo, che ha donato al Comune di Sinagra la propria biblioteca personale, costituita da circa 4000 volumi.

  • Museo

            Degli abiti da sposa, del ricamo e della sartoria.

Casa Museo Privata “A Putia di Lidda”,

Inoltre Sinagra  è conosciuta  anche per  i balconi, le vie, i vicoli, le strade  che i cittadini addobbano, infatti fa parte del concorso Nazionale “Comuni Fioriti”, ed ha ottenuto il marchio di qualità, spesso i visitatori sono attratti dai fiori.

 

Sinagra, tenuto conto della consistenza e importanza dei beni  etnoantropologici censiti e             catalogati  può  considerarsi a buon diritto   un  Ecomuseo, pertanto sono stati istituiti: “Il             percorso delle cento fontate”, “La strada dei Palmenti”, “Il percorso degli alberi secolari” e        “Il percorso delle erbe aromatiche” .

A Sinagra predominano le colture di uliveto, noccioleto, agrumeto, castagneto, alberi da            frutta, ecc.. favorite da microclimi generati dalla  particolare posizione  geografica che risentono degli effetti benefici delle correnti provenienti dalla  vicina costa  e  della         altrettanto prossima zona montana, fanno si che il visitatore/turista ottiene un benessere psicofisico, grazie anche alla tranquillità,  allo gracidare delle rane, alla contemplazione   delle stelle e all’accoglienza dei cittadini propensi al benessere dei  visitatori/turisti             considerati un valore aggiunto per la comunità sinagrese.

Il turista/visitatore che arriva a Sinagra esclama: «Siamo arrivati in un presepe, sembra di          essere in Svizzera o nel Trentino!», rimangono affascinati da questa vallata verde, ricca            di         una variegata vegetazione (ulivi, noccioleti, castagneti, viti, alberi da frutto, agrumeti    e i        numerosi orti) che abbracciano la fiumara ma anche dai balconi, dai giardini e dalle   strade, e portano come esempio Sinagra nel loro comune. A fine visita rimangono           entusiasti anche della nostra accoglienza e volontariato che svolgiamo nel territorio.

 

Sarà cura della guida proporci un itinerario adatta a noi.