I TESORI NASCOSTI PER LE VIE DI CASTANEA

 II Passeggiata nell’Antico Casale di Castanea con “Le Vie dei  TESORI”. 

“Il guardare una cosa è ben diverso dal vederla. Non si vede una cosa finché non se ne vede la bellezza”. Queste parole del celebre Oscar Wilde racchiudono perfettamente lo scopo della passeggiata per le vie dell’antico Casale di Castanea in occasione della seconda domenica de “Le vie dei Tesori”. Una visita guidata attraverso i vicoli e le “vinedde” del borgo alla scoperta, o “ri-scoperta” di quanto di prezioso, affascinante e pregevole vi è custodito.

Cuore pulsante dell’iniziativa è stata l’Associazione turistico-culturale Giovanna d’Arco che, grazie al presidente Tonino Spanò ed alle guide Giovanni Quartarone e Grazia Arena, ha mostrato da una prospettiva diversa l’importante patrimonio artistico e architettonico del villaggio, stuzzicando l’occhio e l’attenzione dei visitatori.

La passeggiata ha avuto inizio presso la Villa Costarelli (oggi Arrigo) sede dell’Associazione e teatro ancora spoglio del rinomato presepe vivente, con l’abitazione di campagna, la sala (ex stalla) e la casa del giardiniere che oggi ospita la biblioteca curata dai soci.

Tra vicoli e strettoie, con fregi e palazzi antiquati, la prima sosta ha riguardato la Chiesa di Santa Caterina con i due quadri recentemente restaurati del Sant’Agostino di Gaspare Camarda e del San Michele di Antonio Patti; altrettanto importanti sono il pulpito recuperato dalla chiesa di Gesù e Maria (oggi inesistente) e il Trionfo dipinto sul tondo della cupola probabilmente dalla maestria di Giovanni Tuccari.

Proseguendo verso sud ci si è addentrati nella zona delle ville nobiliari del villaggio: Villa Rinciari (ex Sanderson) molto importante per l’imponente veduta sul Tirreno e le isole Eolie e per il cosiddetto “sedile del Kaiser” da cui l’imperatore Guglielmo II di Germania godeva i tramonti estivi; Villa Forzano-Baviera raggiunta attraverso un’importante pendenza, in discesa, l’unica tra queste residenze ad essere ancora abitata e ben tenuta.

Avvicinandosi al centro del paese la chiesa del Santo Patrono, Giovanni Battista, ricca di storia, simboli templari e particolari architettonici.

Palazzi del ‘400-‘500, mulattiere dismesse e scalinate hanno accompagnato i presenti all’ultima tappa di questo viaggio: la chiesa della Visitazione in Via Pace.

Un luogo molto particolare, di proprietà privata, soprattutto perché attualmente scoperchiato e custode del prezioso gruppo marmoreo realizzato da Lorenzo Calamech; accanto, e ugualmente ben descritta, una gigantografia di un’altra opera calamecchiana presente a Castanea, “La madonna di Piedigrotta” custodita in un’abitazione privata.

Al termine della passeggiata in piazza SS. Rosario uno stand curato dalla Società Operaia insieme alle attività locali ha dato la possibilità di gustare e acquistare prodotti tipici castanoti.

Ivan Caputo