Depliant XXXI edizione

Ringraziamo gli sponsor: La Cuoieria di Gianni Raineri, Consorzio Servizi Gas e Tecno Impianti 2000 di Giovanni Raineri che hanno contribuito alla realizzazione di questo pieghevole:

depliant presepe XXXI edizione

Presepe Vivente XXXI edizione

Il prodigio si è compiuto: così hanno voluto i nostri angeli guida. La GIOIA del Natale, assaporata lungo il percorso, sarà nutrimento per i cuori nel tempo che viene. La Provvidenza in questi lunghi anni ci è stata compagna; dal principio ha sussurrato all’animo della famiglia Arrigo che ci ha affidato la Villa e ogni anno, fra mille difficoltà, continua ad agire affinché si compia il miracolo: la nascita del Bambinello del presepe di Castanea, figlio della libera volontà e dei singoli talenti che generosamente diventano dono per l’altro.

 

…il cadenzato battito, forte e deciso, del martello sull’incudine fa da sottofondo alla fatica che tutt’intorno si consuma nella quotidianità del fornaio col mulino, del cestaio e dell’erborista, del vasaio col decoratore, del sellaio con le tessitrici e le ricamatrici. Trame di corda, di fili di cotone e di verga sapientemente si intrecciano, si mescolano terre e pietre, si impasta e si cuoce e presto giungerà la sera, il riposo.

Al di là del muro la città è sveglia. I sapienti re sostano scrutando il cielo, lo scriba si attarda nello studio mentre nei palazzi si fa festa: musica, balli, incensi, lussuria e sfrenatezza gareggiano fra la corte del perfido Erode e quella del governatore romano con una schiera di guardie e odalische.

 

Dalla torre, dal pinnacolo più alto sghignazza e se la ride il diavolo, sotto lo sguardo gelido e impassibile del sommo sacerdote. Le strade sono affollate, il censimento è in corso, il bazar pullula di venditori, di ubriachi, fra grida, colori e rulli di tamburi e, in prossimità del tempio, l’antro dei maghi, fattucchieri, cartomanti e sibille, ammoniti dai rabbini che inveiscono e lanciano anatemi.

 

Oltre le mura, in salita, si apre la campagna, si ode il primo belar sommesso e sparsi qua e là rifugi di pastori: le famigliole si scaldano attorno al braciere. Infine una luce sfolgorante, un bue e un asinello, tanto stupore davanti la grotta, un silenzio angelico, muto, pervade l’animo dello spettatore davanti al dono più grande: la vita che diviene, il Figlio di Dio si è fatto uomo cullato da Maria e Giuseppe.